Ogni mamma custodisce nel cuore piccoli sogni che desidera realizzare per il proprio figlio. Muni Sigona è una di queste madri che, da tempo, coltiva il desiderio di trasformare un casale storico del Settecento (che da 20 anni è adibita a casa-vacanze) in una Comunità Residenziale per Disabili – Albergo Etico.

Motivata dall’amore incondizionato per il figlio Toti, un diciassettenne che soffre di un disturbo psichico e autismo, Muni insieme al marito Michele, vuole creare un futuro concreto per lui e per i suoi amici che non hanno nessuna colpa nell’essere diversi e speciali: un “dopo di noi“.

Un progetto dal sapore di speranza e di amore che solo una madre può trasmettere e che Laboriusa ha accolto calorosamente. La Casa di Toti consiste infatti nella costruzione di una Comunità Residenziale a Modica (in provincia di Ragusa), dove i ragazzi maggiorenni con varie e lievi disabilità, insieme ai loro tutor, riusciranno ad avere un lavoro e una loro dimensione.

Integrazione sociale e occupazione saranno infatti le fondamenta su cui far nascere il primo Albergo Etico in Sicilia.

Compito principale è quello di offrire servizi utili ad accogliere un turismo globale e solidale, dove questi ragazzi speciali potranno godere di un soggiorno unico, immerso nella natura sicula, tra ulivi e carrubi. Non solo, la Casa di Toti mette a disposizione alla sua clientela i classici servizi alberghieri, come la colazione, i benefici di una piccola Spa, una splendida piscina, il tutto gestito dallo staff dell’albergo.

Con i 3000 euro che riusciremo (speriamo) a raccogliere, daremo il nostro piccolo contributo al progetto, sostenendo le spese burocratiche per autorizzazioni e computo-metrico.

La strada è ancora lunga – l’intero progetto infatti verrà realizzato con un budget di 500mila euro – ma siamo certi che partendo dal “primo mattone” daremo un segnale di speranza e una spinta per portare fino in fondo un sogno.

Quello che ogni mamma custodisce nel cuore per i propri figli.