Gli ingressi delle nostre scuole troppo spesso sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila, che impediscono ai nostri figli di muoversi in sicurezza e sottopongono il loro apparato respiratorio ad un ... leggi tutto...
Gli ingressi delle nostre scuole troppo spesso sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila, che impediscono ai nostri figli di muoversi in sicurezza e sottopongono il loro apparato respiratorio ad un carico eccessivo di polveri sottili e smog. Il Decreto Semplificazioni (76/2020) ha introdotto il concetto di “Zona scolastica”: un’area urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente.
Legambiente Catania ha già avviato questo percorso nel 2020, trasformando la strada adiacente l’Istituto scolastico XX Settembre (Catania), in un’isola pedonale colorata e a misura di bambino. Un progetto che vuole andare oltre, coinvolgendo le aree più critiche del capoluogo Etneo – per traffico e inquinamento – e le scuole più virtuose, che hanno deciso di spingere sull’acceleratore per effettuare interventi legati alla qualità degli spazi fruiti dai piccoli studenti.
Con questo obiettivo su Laboriusa.it parte il nuovo progetto “Strade scolastiche Cavour” che coinvolgerà il plesso centrale di via Carbone (scuola secondaria di primo grado) e il plesso di via Pantano (scuola infanzia e primaria) dell’Istituto comprensivo statale “Cavour”.
No a parcheggi selvaggi “anche solo per un minuto” e a bambini che camminano proprio all’altezza dei tubi di scappamento; no al cemento e agli spazi urbani al servizio dei motori; sì all’educazione ambientale e alle nuove strategie educative sui cambiamenti climatici e sulla mobilità sostenibile.
La realizzazione del nuovo progetto – che verrà presto illustrato alla città dai volontari di Legambiente – sarà accompagnato da un progetto di pedonalizzazione che verrà presentato all’Amministrazione comunale e da azioni di sensibilizzazione attraverso il gioco e l’arte – i più efficaci strumenti educativi – con l’obiettivo di rimodulare lo spazio pubblico per creare le cosiddette “isole di socialità”.
Grazie al crowdfunding verranno acquistati vernici speciali e arredi per migliorare la qualità degli spazi, la vivibilità e la sicurezza nei quartieri coinvolti. Davanti le scuole sorgeranno dei veri e propri “luoghi di accoglienza”, realizzati grazie al supporto creativo dei piccoli.
Si scrive “urbanistica tattica”, si legge “educazione e civiltà”, grazie a un processo che nasce dal basso, coinvolgendo maestri, professori, genitori e tutti i cittadini che vorranno contribuire al cambiamento.
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