Ogni minuto in Africa muore un bambino a causa del morbillo.
Ancora oggi, infatti, questa malattia rappresenta una vera e propria epidemia, soprattutto nei Paesi in Via di Sviluppo, colpendo bambini e categorie fragili.
In Europa, e più genericamente in tutto l’Occidente, il morbillo è considerato una banale malattia infantile curata attraverso la semplice vaccinazione.
In Africa, in Sud America e in Indonesia, invece, rappresenta una grossa piaga sanitaria e sociale.
I soggetti colpiti possono riportare serie complicazioni alla vista e al cervello e tanti (troppi!) non riescono a sopravvivere. Il 30% di chi scampa alla malattia, resta gravemente affetto da patologie causate dal morbillo.
Senza alcun tipo di vaccino, risulta impossibile arginare l’epidemia in quanto il morbillo è altamente contagioso (il 90% dei soggetti che entrano in contatto con un infetto contraggono il virus).
A causa delle condizioni di estrema povertà, è ancora impossibile garantire una copertura totale delle vaccinazioni per tutti i territori colpiti. La malnutrizione, le esigue condizioni igienico-sanitarie e la mancanza degli strumenti medici necessari rendono i soggetti più vulnerabili alle conseguenze patologiche del virus.
Dal 2001 la Fondazione Internazionale dei LIONS si occupa di raccogliere fondi per combattere il morbillo nel mondo attraverso la Measles Initiative: One shot, one life, attraverso cui ha portato notevoli risultati e raggiunto grandi traguardi. Ma l’obiettivo ultimo di debellare la malattia entro il 2017 nel mondo non è stato ancora raggiunto.
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